La visita inizia con un colloquio durante il quale l'urologo pone domande sulle condizioni di salute generali del paziente, sui sintomi specifici e sulla storia medica personale e familiare. Questo passaggio è fondamentale per orientare gli esami successivi.

Successivamente, l'urologo procede con un esame fisico che include la palpazione del basso addome per valutare la presenza di dolorabilità o ingrossamenti che potrebbero indicare problemi ai reni o alla vescica.

Negli uomini, l'urologo esaminerà i genitali esterni (pene e scroto) per verificare la presenza di eventuali anomalie come noduli, gonfiori, o alterazioni della pelle.

Per gli uomini adulti, la visita può includere la palpazione della prostata attraverso un esame rettale digitale. L'urologo indossa un guanto lubrificato e inserisce delicatamente un dito nel retto del paziente per valutare le dimensioni, la forma e la consistenza della prostata. Questo esame è importante per identificare ingrossamenti, noduli o altre anomalie che potrebbero suggerire la presenza di prostatite, iperplasia prostatica benigna (IPB) o cancro alla prostata.

A seconda dei sintomi e dei risultati dell'esame fisico, l'urologo può raccomandare ulteriori test diagnostici, come analisi del sangue, esami delle urine, ecografia, uroflussometria, biopsia o cistoscopia, per ottenere una diagnosi accurata.